QAL’AT Artecontemporanea

Nel mese di agosto del 1994 un gruppo di giovani operatori nisseni, consapevoli delle carenze proprie del territorio in cui vivono, decidono di dare vita ad uno spazio d’arte contemporanea con sede a Caltanissetta.

L’attività dell’Associazione Culturale “QAL’AT Artecontemporanea” inizia nel mese di ottobre del 1994 sotto la presidenza dell’artista Beppe Sabatino e si apre con la mostra“La mosca bianca” con testo di Franco Spena, dichiarando già dall’inizio l’intento programmatico di porsi quale luogo di transito e di viaggio di realtà culturali ed artistiche territoriali ed extraterritoriali.

Nei primi anni ’90 Caltanissetta è una città isolata e lontana dai centri propulsivi dell’arte ed è priva di spazi espositivi istituzionali e di gallerie d’arte private atte a promuovere giovani artisti creativi che lavorano nel campo della ricerca dell’arte visiva.

Ancor oggi a Caltanissetta manca il ruolo guida di un museo d’arte contemporanea che con mostre temporanee e azioni performative, informi i giovani e i meno giovani sui fenomeni dell’arte, dal dopoguerra alle neoavanguardie degli anni sessanta, agli sviluppi artistici degli anni ‘70/’80/’90, fino al terzo millennio.

Dal 1994 ad oggi, sono oltre settanta le esposizioni d’arte figurativa e visuale presentate nel corso dell’attività della galleria che seppur apparentemente diverse fra loro, sono sempre state legate da una peculiarità, cioè l’ambito della ricerca e della  sperimentazione.

Questo percorso ha portato a sconvolgere una realtà legata a condizionamenti locali e clientelismi, dando vita ad una serie di scambi nazionali, rivolti per riflesso ad arricchire una situazione regionale troppe volte concentrata sul continuo  riproponimento di quanto accade altrove col fenomeno dell’arte d’importazione quasi sempre pilotata.

Tra le mostre collettive più significative si ricordano “Coniunctio Oppositorum” del 1994,“Sacralita” del 1995, “From Sicily” del 1995, “Fuoritesto”“LibroContiguo”“Lo Spazio e la Forma”“Scritture Celibi”“Grado Zero Arcaici Virtuali” tutte del 1997,“Dall’Antipittura al flusso del divenire”“Transiti Mediterranei” entrambe del 1998, “Millennium Bug/Art” del 1999, “Derive” del 2003, “Incipit per un ritratto di gruppo” del 2004,“Libretto Digitale” e “Libertando” del 2005, fino alle recentissime “Book/Liber Abaci”, “Libidine/Libridine”, “Books as art works from fluxus to conceptual art” e “Sicilia Dives”,con una vastissima bibliografia dell’attività svolta.

Nel corso degli anni l’associazione QAL’AT è stata oggetto di studio all’interno di due tesi di laurea presentate una presso l’Accademia di Belle Arti di Catania nel 1997 e l’altra presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia nel 2010.

Logica conseguenza di questo cammino extraterritoriale è stato l’offrire al pubblico un  ventaglio assai variegato di possibilità espressive e linguistiche con la sola preoccupazione di salvaguardare e sottolineare la qualità del lavoro presentato.

La pittura, la scultura, la performance, l’installazione, il libro d’artista, la video art, la scrittura visiva, la mail art, la net art con le nuove tecnologie applicate all’arte e alla fotografia, sono state le proposte della galleria, le quali hanno messo in risalto la figura dell’artista e il suo ruolo nella società contemporanea.

Il campo di azione quindi si è allargato sempre più, fornendo al pubblico ed agli operatori conferenze, presentazioni di riviste e dibattiti aperti sullo stato dell’arte in Sicilia e a Caltanissetta. Stimoli sempre diversi, prevalentemente volti all’abbattimento di quelle barriere classiche che troppo spesso hanno fatto della lontananza e della difficoltà reciproca di approssimarsi, una fertilissima terra di coltura per i pregiudizi dei più.

La conseguenza di un percorso così articolato è stata il favorire i rapporti con importanti gallerie e centri culturali nazionali, quali: Centro Luigi Di Sarro di Roma, Galleria Il Gabbiano di La Spezia, Centro Angelo Savelli di Lamezia Terme (CZ), Galleria Battaglia di Milano, Galleria Monogramma di Roma, Europart ’94 di Avellino, L’Idioma di Ascoli Piceno, Olimpalus ’93 di Latina, Laboratorio Artivisive di Foggia, Collegio Cairoli Università di Pavia, Museo Civico di Taverna (VV), Galleria Studio 71 di Palermo, L’Altro Artecontemporanea di Palermo, Centro di Documentazione e Ricerca “Godranopoli” di Palermo.

Dal punto di vista teorico e critico la “Galleria”, sin dall’inizio dell’attività espositiva, ha avuto nelle figure del palermitano Francesco Carbone e del nisseno Franco Spena l’appoggio culturale attraverso vari scritti apparsi sui depliants e sui cataloghi prodotti per conto del QAL’AT.

Altro aspetto di grande rilevanza per la diffusione del lavoro svolto, sono state le presenze espositive in alcune Fiere d’Arte Contemporanea come “Riparte” a Roma nel 1997, “P.A.F.” di Palermo nel 1997 e “Art FaCtory” di Catania nel 2011 e nel 2012.

Numerose le testimonianze di letteratura critica in catalogo e recensioni pubblicate sui vari quotidiani e sulle riviste d’arte nazionali da parte di scrittori e di critici d’arte tra i più qualificati come Ignazio Apolloni, Franco Bonfiglio, Giovanni Bonanno, Aldo Braibanti, Francesco Carbone, Luciano Caruso, Giovanna Cavarretta, Vitaldo Conte, Caterina Davinio, Ada Patrizia Fiorillo, Francesco Gallo, Aldo Gerbino, Luigi Giannavola, Gaetano Gristino, Diego Gulizia, Walter Guttadauria, Gianfranco Labrosciano, Rosamaria Li Vecchi, Riccardo Longo, Ernesto Lupinacci, Eloisa Manca, Eugenio Miccini, Piero Montana, Simona Morani, Elena Müller, Ida Parlavecchio, Antonio Patti, Paola Pignatone, Giuseppina Radice, Vinny Scorsone, Tonino Sicoli, Franco Spena, Gaetano Testa, Alma Torretta, Emilia Valenza.

La galleria ha visto la partecipazione di noti artisti nazionali e internazionali di riconosciuto valore. Oltre duecento i nomi degli artisti presentati in vent’anni di attività alcuni dei quali di risonanza internazionale come Franco Angeli, Irma Blank, Rosario Bruno, Francesco Carbone, Luciano Caruso, Enrico Castellani, Giuseppe Chiari, Bruno Contenotte, Pietro Consagra, Nicolò D’Alessandro, Gianni Dova, Elisabeth Frolet, Paolo Icaro, Ibraim Kodra, Stelio Maria Martini, Eugenio Miccini, Nelida Mendoza, Nam June Paik, Mario Parentela, Maurizio Nannucci, Filippo Panseca, Key Sazen, Emilio Scanavino, Mario Schifano, Arrigo Lora Totino, Emilio Villa, William Xerra.

Dopo vent’anni di presenza militante e operativa nel territorio nisseno ed oltre è giunta l’ora di consorziare le forze con le istituzioni culturali, al fine di attivare una programmazione educativa e didattica verso l’arte per far crescere la città e il suo territorio senza citazioni “Gattopardesche”.

Caltanissetta, Agosto 2014                                                                            Calogero Barba

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